San Marino. Imprenditori e guru del settore confermano: San Marino è pronta per la blockchain
SAN MARINO. Il Titano protagonista nel mondo del blockchain e delle criptovalute.
San Marino è pronta per la blockchain.
Lo hanno confermato in un incontro con il mondo dell'economia e dell'Università grandi imprenditori e guru del settore, che è stato organizzato dall'associazione Nuove Idee Nuove Imprese e da Start Up Grind la community mondiale diffusa in 115 Paesi nel mondo fatta da imprenditori e start up, presso la nuova sede dei corsi di laurea di ingegneria dell'Università della Repubblica di San Marino al World Trade Center di Dogana.
Blockchain, ancora oggi sembra un argomento fumoso – ha detto Marco Crotta, che è un divulgatore riconosciuto con il suo canale youtube Blockchain Cafè – ma non è così. Ci dobbiamo convincere che ottimi imprenditori e startupper stanno sempre di più praticandola per perseguire attività economicamente profittevoli per uno sviluppo dell'economia digitale che completa quella tradizionale.
E' finito il tempo degli speculatori sulle criptovalute. Oggi si ragiona in termini di opportunità.
Crotta misura il successo blockchain anche dalla propria attività di evangelista. “ieri avevo del tempo libero per fare call conference e attività di formazione. Oggi non più. Sto pensando ad una società, ma vedremo gli sviluppi.
Andrea Iervolino, imprenditore che ha fatto con la piattaforma per il cinema Tatatu un'operazione mondiale raccogliendo 575 milioni di dollari, è la dimostrazione evidente che la blockchain (sulla quale si basa l'iniziativa) è diventata grande e può aiutare un'industria: “Diciamoci la verità: 575 milioni di dollari sono molti, ma rischiano di essere modesti di fronte a cifre mosse da Amazon e altri big che dedicano al settore da 2 miliardi annui in su. Comunque ci siamo e siamo originali, perchè proprio con la nostra iniziativa abbiamo creato una piattaforma alimentata dai produttori di contenuti, dove gli utenti vengono incentivati a seguire e che è uno strumento per la promozione di film e produzioni”.
Si tratta dell'iniziativa che mette insieme tutti gli attori che finalmente trovano un valore aggiunto, compresa la produzione che ha da sempre problemi nel reperire risorse. Queste ultime vengono date da una base di utenti che possono acquisire anche piccole quote e che si sentono parte attiva: “Anche Antonio Banderas non voleva soldi per il cachet del film su Lamborghini, ma quote di Tatatu”. Ovviamente è una battuta, ma Iervolino dice che c'è molto interesse da parte degli investitori ed è un modo per contrastare il calo di presenze al cinema e di dare vitalità ad un settore che se diffuso con sistema blokchain può rappresentare un carrier importante per lo sviluppo futuro.
Andrea Roberto Bifulco, che ha lavorato per Google e per Vodafone, e che rappresenta Start Up Grind, una delle più diffuse community fatta di startupper ed imprenditori in 450 città e 115 nazioni, ha dichiarato: “insegno a Berkley e altre grandi atenei nel mondo, vedo che in Italia c'è ancora molto margine di crescita, ma ho visto molta attenzione da parte degli imprenditori che vogliono mettersi in discussione provarci”.
Sergio Mottola, presidente di San Marino Innovation, agenzia pubblica per l'innovazione, indica una prospettiva importante: “La Repubblica vuole dotarsi di un quadro normativo sulla blockchain. Nel mondo sono davvero poche le nazioni che hanno delle regolamentazioni, ma nessuna ha una vera e propria legge. Già questo risultato consentirebbe di essere un hub mondiale della blockchain”.
Gli risponde Andrea Iervolino che svela un segreto: “con Mottola ci siamo conosciuti, perchè andando alla ricerca delle modalità e dei Paesi dove basare la nostra iniziativa, avevamo preso in considerazione la Repubblica di San Marino. Poi abbiamo fatto diversamente, ma l'idea mi sembra ottima”.
“E' esattamente quello che pensiamo – conclude Mottola - perchè anche un piccolo stato potrebbe giocare un grande ruolo nell'economia digitale a livello mondiale”.
SOURCE: giornale.sm ; SMRTV ; libertas.sm