Varati incentivi per insediare aziende digitali - San Marino attira l'Hi-Tech
Dopo le recenti traversie bancarie San Marino mira a rilanciarsi puntando sull'economia digitale. Nei mesi scorsi il governo della Repubblica del Monte Titano ha varato una legge di sviluppo che prevede provvedimenti per le nuove aziende con un regime fiscale favorevole, la possibilità di ottenere la residenza per i soci di maggioranza delle attività e incentivare la stabilizzazione per i lavoratori frontalieri.
Più in dettaglio: agevolazioni fiscali con sgravio al 50% dell'imposta generale (e quindi aliquota all'8,5%) per i primi cinque anni alle aziende che assumono un dipendente entro sei mesi dall'insediamento di un secondo dipendente entro i 24 mesi (compreso l'amministratore dell'azienda); residenza facilitata per motivi economici per chi vuole investire a San Marino (previsto anche un permesso di soggiorno in vista di eventuale investimento nel Paese); salvataggio delle imprese in difficoltà che abbiano almeno 20 dipendenti e che mantengano almeno il 70% della forza lavoro; incentivi per i lavoratori che aumentano la produttività da 2.500 fino a 5mila estro; libertà di assunzione che modifica il precedente regime che attuava distinzioni e stabilizzazione dei lavoratori frontalieri.
Gli uffici di statistica dell'Ufficio del lavoro parlano di circa 200 nuovi assunti che hanno beneficiato della norma. Lo sviluppo dell'innovazione passa anche per le nuove infrastrutture di cui si sta dotando il Paese. Telecom Italia, l'operatore storico, ha già investito su una fibra ottica (Fttc. fiber to the cabinet) che copre il ter-ritorio attraverso la controllata Tim San Marino e sta realizzando una rete mobile utilizzando la tecnologia Ran sharing.
Con Tim è stato firmato un memorandum of understanding per la sperimentazione del 5G che mira a far diventare la Repubblica primo Stato 5G al mondo. A marzo poi avranno inizio le prime sperimentazioni di servizi rivolti soprattutto ai turisti, nel campo dello smart parking, smart metering e realtà virtuale, infrastrutture che danno opportunità alle imprese che sviluppano business sul digitale, con particolare attenzione a settori quali fintech, medtech, intelligenza artificiale e robotica.
Per dare una strategia complessiva, il governo ha creato poi l'Istituto per l'innovazione della Repubblica San Marino Innovation, che avrà il compito di dare impulso allo sviluppo digitale. «Siamo passati da un sistema chiuso a uno aperto», spiega il presidente Sergio Mottola, esperto di economia digitale. «Per questo parliamo di open innovation, dove i protagonisti sono le reti locali intese come ecosistemi di innovazione. Attorno a queste vogliamo aggregare consumatori, imprese. centri di ricerca e formazione, operatori finanziari e settore pubblico».
A San Marino Innovation farà capo anche il Techno Science Park, che ospita le 40 start up su cui la Repubblica ha puntato in precedenza. Mottola ritiene che a San Marino ci siano le condizioni ideali per lo sviluppo, a cominciare da «un contesto di leggi chiaro e semplice. La vicinanza delle istituzioni e le dimensioni contenute ci consentiranno di avere tempi ceni e procedure snelle». Passi avanti, aggiunge il sottosegretario al lavoro Andrea Zafferani, stanno facendo anche i progetti di digitalizzazione della pubblica amministrazione.
Di Valerio Testi