L’amministratore dell’Impresa Innovativa The Strategy, Filippo Bacciocchi, riguardo allo stop all’uso degli Analytics.

L’amministratore dell’Impresa Innovativa The Strategy, Filippo Bacciocchi, ha approfondito in una newsletter cosa sta succedendo riguardo allo stop all’uso degli Analytics.

In questi giorni potresti aver letto diversi strilloni, post catastrofisti e titoli di giornale del tipo “Google Analytics è illegale in Italia” o “Garante privacy: stop all’uso degli Analytics”.

Cosa sta succedendo? Cosa c'è di vero? Intanto, andiamo con ordine.

Lo scorso giugno il Garante per la Privacy italiano ha stabilito che i siti che utilizzano Google Analytics senza le garanzie previste dal Regolamento UE violano la normativa sulla protezione dei dati. 

Lo sappiamo bene: i gestori dei siti web che utilizzano lo strumento di Google raccolgono informazioni sulle interazioni degli utenti. Il fatto è che queste informazioni vengono trasferite verso gli Stati Uniti, un Paese considerato dall’UE inadeguato a livello di protezione dei dati personali. 

E infatti, secondo il Garante, proprio il trasferimento di dati personali in USA sarebbe in violazione con il GDPR. Per questo qualsiasi cittadino italiano oggi ha tutto il diritto di richiedere la cancellazione dei propri dati da Google Analytics.

 Sull’onda di questa sentenza, in questi giorni l’attivista informatico Federico Leva ha inviato email a centinaia di migliaia di utenti che hanno installato Google Analytics sul loro sito web per chiedere di cancellare i suoi dati di navigazione. Probabilmente, non sarà né il primo né l'ultimo a farlo.

 Il problema è un altro: secondo il Garante, ad adeguarsi a queste richieste non deve essere Google, ma i titolari del trattamento dei dati personali. Questo significa che tu, io e tutte le aziende e i professionisti che hanno installato Google Analytics devono adeguarsi al Regolamento UE sulla privacy.

 A questo punto la domanda è legittima: come ci dobbiamo comportare?

 Per prima cosa, non devi farti prendere dal panico. Ad esempio, NON agire d'impulso rimuovendo Google Analytics dal tuo sito. Piuttosto, ti consiglio di valutare l’idea di migrare alla nuova versione di Google Analytics 4.

 La versione Google Analytics 4 adotta infatti degli accorgimenti in più verso la privacy. 

Ad esempio, non salva più l’IP dell’utente e con un opportuno settaggio rende persino possibile non memorizzare più informazioni di riconoscibilità.Per il momento, quindi, abbandonare il prima possibile il vecchio Google Analytics e passare subito a Google Analytics 4 è la migliore cosa che possiamo fare per tutelarci.

 Anche se questa scelta non sarà del tutto risolutiva, è assai probabile che Google si impegnerà ad adeguare il suo nuovo servizio per risolvere la violazione al GDPR contestata dal Garante.

 La privacy è da sempre un tema sensibile. 

Se ci pensi, negli ultimi anni abbiamo dovuto affrontare tante nuove sfide.

Prima ci fu la Cookie Law del 2015, poi il GDPR, poi la nuova Cookie Policy di quest’anno.

 Ogni volta, questi cambiamenti sono stati accolti da una ventata di pessimismo e catastrofismo, ma poi con il tempo si sono dimostrati per quello che erano realmente: evoluzioni e naturali adeguamenti a un mercato in continua espansione.

 Il mio consiglio quindi è di restare lucidi e di osservare con attenzione le prossime mosse di Google.

 Credo infatti che l’interesse di Google sarà quello di adeguare i suoi servizi al GDPR Europeo.

 Certo, non posso dire di preciso che cosa accadrà. Ma voglio che tu sappia che sarò in prima linea per aggiornarti e consigliarti sempre il meglio per la tua attività online.

 Ad esempio, puoi scegliere di migrare il vecchio Analytics a Google Analytics 4 insieme a me e ai miei professionisti. Puoi farlo semplicemente contattandoci qui:  info@thestrategysm.com 

Source: newsletter The Strategy

NewsLinda ZavoliNews